FINANZA &MERCATI

 
 
 
LA GRANDE CRISI:
le guide per imprese,
Bilanci e risparmiatori
 
HOME DEL DOSSIER
Guida per i risparmiatori
Guida ai bilanci
Guida per le imprese
Approfondimenti in video
Link utili
Video / Vivere low cost

E la Regione raddoppia lo «scudo»

di Eugenio Bruno e Marco Morino

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
23 ottobre 2008

Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento hanno già stanziato fondi; altri, tra cui il Piemonte, si apprestano a farlo. In generale, con la sola eccezione dell'Abruzzo – bloccato dalle disavventure giudiziarie che hanno coinvolto l'ex governatore Ottaviano Del Turco – i governatori italiani stanno reagendo con prontezza alla crisi delle Borse e della finanza internazionale. Anche se un po' in ordine sparso.
Garanzie al credito (intesa soprattutto come potenziamento dei Confidi), prestiti agevolati e rimodulazione dei fondi europei sono gli strumenti più utilizzati per aiutare le piccole e medie imprese del territorio a superare gli effetti della tempesta finanziaria che sta scuotendo anche le realtà più dinamiche e vitali. Interventi diversi sì (per una panoramica si veda il tabellone a fianco), ma mossi da un intento comune: arginare quella che in questo momento è, per le piccole e medie imprese, «l'emergenza dell'emergenza », cioè l'accesso al credito.
Le Regioni, in coro, chiedono alle banche di «credere» nel sistema economico e aiutare le Pmi (industriali, commerciali, artigianali, agricole) a superare la crisi di fiducia nella quale sono precipitate. In Campania, ad esempio, sono in arrivo 20 milioni ai Confidi regionali, che si aggiungono ai cinque già stanziati e previsti dalla legge regionale per questa tipologia di strumenti finanziari. La Regione Lazio ha discusso un maxipiano che prevede cinque linee di aiuto: sostegno dei Confidi; ricapitalizzazione delle imprese; attivazione di linee di credito ad hoc; accordo Banca impresa Lazio Confidi; prestiti agevolati. A decidere la ripartizione sarà un comitato tecnico formato da Regione e associazioni.
A proposito di tavolo, anche il presidente della Toscana, Claudio Martini, sta lavorando per mettere insieme istituzioni, banche, università (ovvero ricerca) e mondo delle imprese. E a tal fine ha già fissato un incontro, anzi due. Il 6 novembre Martini vedrà banche e fondazioni per favorire l'accesso al credito; il 10 toccherà a imprese, sindacati, università e centri di ricerca dire la loro. «Per uscire dalla crisi – sottolinea Martini – occorre evitare che ognuno vada per la propria strada».
Ma l'esigenza di sinergia potrebbe valicare i confini regionali. E portare i vari territori, da un lato, a elaborare ricette comuni; dall'altro, a chiedere al ministero delle Sviluppo economico di attivare risorse già esistenti. Proprio in questa direzione va la sollecitazione della Regione Molise. Che indica anche le risorse da attivare: oltre al Fondo finanza di impresa (si veda l'articolo in alto), ci sarebbero le opportunità connesse all'asse II del Pon Ricerca e competitività 2007-2013, il cui obiettivo 2.2 ("Miglioramento del mercato dei capitali") è stato di fatto mantenuto nel Programma attuativo nazionale sempre dedicato a Ricerca e competitività 2007-2013. Di tutto ciò i tecnici della Conferenza delle Regioni potrebbero discutere già la prossima settimana.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-